7 novembre 2017

Questa notte mi sono svegliata che era quasi l'una perché mi sembrava di non riuscire a respirare.
Ho chiamato subito gli infermieri, che mi hanno fatto dei controlli.
Andava tutto bene. Forse un sogno o un momento di paura nel sonno.

Nonostante i controlli fossero ok, mentre mi stavano togliendo i vari fili a cui mi avevano attaccata, mi sentivo ancora spaventata. La notte non aiuta la lucidità.

Vedevo gli occhi degli infermieri che controllavano tutto con attenzione.
L'ultimo dei tre poi ad andarsene, mi ha sussurrato "adesso dormi tranquilla", poi mi ha rimesso a posto le lenzuola sistemandomele bene in maniera che fossi ben accucciata, e poi mi ha messo una mano sulla testa un secondo.
Poi mi ha messo vicino il telecomando per chiamarli e mi ha detto "chiama per qualunque cosa tu abbia bisogno".
Poi è andato via.

Mi sono calmata.
Non per il telecomando messo vicino ma nel sentirmi quelle lenzuola calde addosso, sistemate con cura, con un affetto tenero, gratuito, fatto in un momento di lavoro.
Ho dormito subito.

Quante volte ho perso delle occasioni per dare o assaporare un gesto semplice?
Quante volte la fretta mi ha fatto scegliere di non dare attenzioni?

Auguro a tutti noi di assaporare momenti in cui una "carezza" (di qualsiasi forma sia) data o ricevuta, cambi in meglio la nostra giornata.

A casa, al lavoro, ovunque.

Francesca

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